Il pedaggio è l’importo, calcolato moltiplicando la tariffa unitaria di competenza della Concessionaria, maggiorata delle imposte previste dalla normativa vigente ed arrotondata ai 10 centesimi di euro.
La Tariffa unitaria è commisurata alle caratteristiche delle tratte Autostradali (di pianura o di montagna – solo pianura nel caso di A35 Brebemi) ed alla classe del veicolo e viene adeguata annualmente, tramite Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Economia, in base a precisi parametri stabiliti nella convenzione unica sottoscritta all’atto della Concessione.
I proventi dei pedaggi sono destinati al recupero degli investimenti già effettuati o da effettuare, alla loro remunerazione, nonché a sostenere le spese di ammodernamento, innovazione, gestione e manutenzione della rete.
Il sistema tariffario disposto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti sarà implementato in esito alla procedura di aggiornamento del Piano Economico e Finanziario della Concessione da parte dei Ministeri competenti.
La tariffa unitaria applicata per il calcolo del pedaggio dipende dai seguenti elementi:
La classificazione dei veicoli utilizzata sulla rete autostradale italiana, si basa su parametri fisicamente misurabili:
Vi sono 5 classi di veicoli
La tariffa unitaria tiene conto delle caratteristiche del tratto autostradale, distinguendo tra percorsi in pianura e percorsi di montagna. Questi ultimi comportano costi maggiori a causa della presenza di viadotti e gallerie, che incidono sulle spese di costruzione, gestione e manutenzione.
Se il percorso attraversa tratte gestite da diverse società autostradali, il calcolo deve essere effettuato separatamente per ciascuna di esse. In tal caso, è necessario considerare i chilometri percorsi e le relative tariffe unitarie prima di applicare gli arrotondamenti.
Il biglietto ordinario contiene su banda magnetica i dati relativi alla stazione d’ingresso, il giorno, l’ora e, in funzione del tipo di impianto, anche la classe di entrata. Tali dati sono necessari per la corretta esecuzione della transazione di pagamento del pedaggio alla stazione di uscita.
Sulla base di quanto stabilito nelle delibere CIPE del 24 aprile 1996 (“Linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità”) e 20 dicembre 1996 (“Direttive per la revisione delle tariffe autostradali”) e successive modifiche ed integrazioni adottate dal CIPE con particolare riferimento alla Delibera CIPE n. 1 del 26.1.2007, la tariffa è adeguata annualmente sulla base della seguente formula tariffaria definita secondo il metodo del price cap:
∆T=∆P−X+K
dove
ΔT è la variazione percentuale annuale della tariffa;
ΔP è il tasso d’inflazione programmato;
X è il fattore percentuale di adeguamento annuale della tariffa determinato all’inizio di ogni periodo regolatorio e costante all’interno di esso, in modo tale che, ipotizzando l’assenza di ulteriori investimenti, per il successivo periodo di regolamentazione, il valore attualizzato dei ricavi previsti sia pari al valore attualizzato dei costi ammessi, tenuto conto dell’incremento di efficienza conseguibile dai concessionari e scontando gli importi al tasso di congrua remunerazione;
K è la variazione percentuale annuale della tariffa determinata ogni anno in modo da consentire la remunerazione degli investimenti realizzati l’anno precedente quello di applicazione;
Si riporta l’andamento dell’adeguamento tariffario intervenuto negli ultimi 5 anni, con l’indicazione dei parametri di riferimento e dei relativi provvedimenti che ne hanno determinato la variazione.
Componenti adeguamento tariffario | |||||
Data di decorrenza | Misura adeguamento tariffario | Riferimento per il calcolo | Provvedimento | Fattore X | Inflazione programmata |
01/01/2020 | 3,79% | Atto Aggiuntivo n. 3 alla Convenzione Unica di Concessione sottoscritto in data 19.07.2016 | Decreto interministeriale Mit-Mef n. 619 del 31.12.2019 | 2,99% | 0,80% |
01/01/2021 | 3,49% | Atto Aggiuntivo n. 3 alla Convenzione Unica di Concessione sottoscritto in data 19.07.2016 | Decreto interministeriale Mit-Mef n.631 del 31.12.2020 | 2,99% | 0,50% |
01/01/2022 | 0,00% | Nota del MIMS 0034140 del 31.12.2021 | |||
01/01/2023 | 0,00% | Nota del MIMS 0000141 del 04.01.2023 | |||
01/01/2024 | 2,30% | Nota del MIMS 0034274 del 30.12.2023 (aggiornamento tariffario contenuto nei limiti del 2,3 per cento, corrispondente all’indice di inflazione (NADEF) per l’anno 2024) | |||
08/08/2024 | 12,11% | Atto Aggiuntivo n. 3 alla Convenzione Unica di Concessione sottoscritto in data 19.07.2016 | Decreto interministeriale Mit-Mef n.204 del 02.08.2024 emesso a seguito delle sentenze del TAR Lazio n.3385/2024 e 3386/2024 (adeguamento tariffario anni 2022 e 2023) |
Di seguito il valore della tariffa unitaria valida dal 1 gennaio 2025 suddivisa nelle 5 classi veicolari
Classi | Tariffe da applicare dal 01/01/2025 (€/km con IVA) |
A | 0,22837 |
B | 0,27256 |
3 | 0,33415 |
4 | 0,53108 |
5 | 0,63647 |
Il biglietto ordinario contiene su banda magnetica i dati relativi alla stazione d’ingresso, il giorno, l’ora e, in funzione del tipo di impianto, anche la classe di entrata. Tali dati sono necessari per la corretta esecuzione della transazione di pagamento del pedaggio alla stazione di uscita.
Dal 1° gennaio 2020 sono entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale delle Società Concessionarie disposti con i Decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
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